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Una Signora in formato Real. Dopo la vittoria ai rigori sul Milan, la Juventus trova il secondo successo di fila nella tournée americana contro la squadra di Ancelotti: due reti nel primo tempo, con Kean e Weah, e sigillo di Vlahovic, entrato nei minuti finali. Bianconeri cinici e solidi, Real forse un po’ sprecone, ma se non è riuscito a fare più gol il merito è anche della squadra di Allegri che nel secondo tempo ha messo in campo tutta la sua abilità difensiva. Segnali positivi in vista del campionato: Chiesa ancora in palla, Weah sempre più dentro i meccanismi della squadra e Kean in decisa crescita. La Juve ha mostrato progressi anche sul piano del gioco, costruendo molto più rispetto alla gara con il Milan.
La Juventus parte forte e trova la porta dopo una manciata di secondi: Allegri sceglie Kean e non Milik in coppia con Chiesa (come contro il Milan) e Alex Sandro a sinistra al posto di Gatti, con Danilo spostato a destra, e i due diventano subito protagonisti in occasione dell’1-0: il brasiliano fa partire l’azione servendo Locatelli, che verticalizza per Chiesa. Bel fraseggio dei bianconeri che colpiscono prima il palo con McKennie e poi trovano il vantaggio sulla ribattuta con Kean, subito pimpante e scattante. Juve decisamente più intensa rispetto a 6 giorni fa contro il Milan e anche con più soluzioni offensive. In netta crescita McKennie, che costruisce e s’inserisce, propiziando il raddoppio: uno-due con Chiesa e poi l’assist per Weah, che non manca l’appuntamento con il primo centro con la nuova maglia, per un 2-0 tutto di marca statunitense. Peccato per un paio di palloni persi. Dopo un’insolita timidezza iniziale, il Real prende campo e la Juventus è costretta a rintanarsi in area. Prima Joselu si mangia clamorosamente il 2-1, non approfittando di un regalo in chiusura di Alex Sandro. Poi il pallonetto di Vinicius che finisce di poco sopra la traversa è il preludio del 2-1, che arriva poco dopo: lo segna il brasiliano, favorito da un pallone perso da McKennie, che Kroos trasforma in un assist per il numero 7 del Real. Prima dell’intervallo ci provano pure Nacho e Rudiger, ma Szczesny non si fa sorprendere.
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