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La Fiorentina espugna il Barbera e centra la quarta vittoria consecutiva. Finisce 2-3 per Viola che ottengono la qualificazione alla prossima Europa League e si avvicinano al Napoli, distante appena due punti. Gara bella e a tratti spettacolare. Sempre in bilico e comunque mai scontata. Doveva essere la partita del duello Salah (uscito dopo pochi minuti)- Dybala, al passo d’addio. Invece è stata quella di Ilicic, ex rosanero, prima fischiato e poi applaudito dallo sportivissimo pubblico del Barbera. Lo sloveno incanta con un gol da cineteca e sforna assist a ripetizione. Un giocatore completamente diverso da quello visto nella prima parte del campionato.
ILICIC SHOW Montella boccia ancora Gomez e Borja Valero, spazio a Kurtic e Gilardino. Partenza lanciata del Palermo, la Fiorentina controlla, riparte e piazza la zampata con Ilicic che riceve palla da Salah e scarica un bolide dalla trequarti che si infila sotto la traversa. Lo sloveno non esulta. Anzi, si commuove. I tifosi del Palermo ricambiano con un applauso. Il vantaggio viola dura il tempo di un caffè. tre minuti dopo Jajalo raccoglie una corta respinta di Pizarro e dal limite dell’area calcia di prima intenzione: palla sotto l’incrocio. Parità ristabilita. La squadra di Montella sbanda e i rosanero capiscono che l’inerzia del match è dalla loro parte, ma Rigoni spreca da ottima posizione. Passata la paura, la Fiorentina si riorganizza e inizia a spingere con più convinzione, trascinata da Ilicic e dalle scorribande di Joaquin, subentrato a Salah, sulla corsia di destra. Proprio da una iniziativa dello spagnolo nasce la rete del 2-1: cross dell’ex Betis, conclusione volante di Mati Fernandez e deviazione vincente sotto porta di Gilardino.
DECIDE ALONSO Nella ripresa la Fiorentina sembra essere in assoluto controllo del match. Il Palermo ci prova, ma sbatte contro il muro eretto da Montella. Dybala vuole lasciare il segno nella sua “ultima” al Barbera, ma è troppo isolato, mentre Vazquez non si vede tanto. Discorso opposto per Ilicic: tutte le ripartenze passano dai piedi dello sloveno e la sua posizione fra le linee crea grossi grattacapi alla retroguardia di Iachini. Tuttavia i viola non chiudono la gara. E allora il Palermo ne approfitta e aumenta la pressione. Prima Belotti chiama Neto al miracolo su colpo di testa ravvicinato, poi Rigoni pareggia in mischia al 69′. Imbarazzante, nella circostanza, la staticità del pacchetto arretrato gigliato. Un minuto dopo Joaquin parte in progressione, semina il panico nell’area rosanero e scarica rabbiosamente, Sorrentino respinge e salva i suoi. La Fiorentina ci riprova poco dopo la mezzora: punizione di Ilicic, sponda di Gilardino e sinistro di Alonso, entrato al posto di Pasqual, che fulmina Sorrentino. A un quarto d’ora dalla fine, Fiorentina ancora avanti. Nel finale Vazquez impegna Neto, mentre Kurtic si fa espellere per due gialli collezionati in appena due minuti. Il risultato però non cambia più. E la Fiorentina può festeggiare. Lo fa anche il Palermo che saluta Dybala, promesso sposo alla Juve.
Mariano Messinese
Twitter.@MarianoWeltgeis
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