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Servizio di Maurizio Longhi (foto di Bruno Fontanarosa) @riproduzione riservata
“Vola un’aquila nel cielo…”, sono le note dell’inno della Lazio ma è anche un riferimento a lei, Olympia, che prima di ogni gara casalinga dei biancocelesti volteggia sull’Olimpico dispiegando le ali e fendendo l’aria. I tifosi sono appassionati al rapace, aspettando il momento in cui si leva al cielo precedendo il fischio d’inizio delle partite. Eppure, ci sarebbe tanto altro da dire su Olympia, ribattezzata così dai tifosi, c’erano tanti altri nomi in ballo, un altro molto accreditato era quello di “Vittoria”, poi la scelta è ricaduta sul nome con una maggiore assonanza con quello dello stadio. L’Olimpico diventa la casa di Olympia nelle gare interne della Lazio, per il resto della settimana, trascorre le sue giornate in una sorta di albergo a 5 stelle per animali nel quale si ciba di pollo, salmone e coniglio. Un trattamento da star per un’aquila americana ma ormai laziale a tutti gli effetti, per la quale patron Lotito ha dovuto sborsare 7.500 euro per acquistarla dalla società iberica Eagle & Victory Srl e che ha un costo annuale di 125.000 euro l’anno. Ormai il volo di Olympia è diventato un momento attesissimo dallo stadio, la sua performance è il frutto di allenamenti quotidiani della durata di tre ore sulle note dell’inno biancoceleste, poi una volta alla settimana, i suoi falconieri addestratori la conducono all’Olimpico perché possa saggiare l’ambiente in cui si esibirà prima delle partite della Lazio. Olympia può essere considerata una star per i trattamenti che riceve e il costo che richiede, ma lo è anche per i tifosi, disposti a sborsare venti euro per una foto accanto al simbolo vivente della loro squadra del cuore. Di Olympia ce n’è una sola e una miriade di tifosi hanno sborsato volentieri una banconota di venti euro per una foto ricordo, soprattutto dopo la finale di Coppa Italia vinta contro i cugini della Roma, un derby dal sapore particolare, in cui c’era un trofeo da alzare al cielo, oltre al prestigio di aggiudicarsi la sentitissima stracittadina. Era il 22 settembre 2010 quando Olympia fece il suo debutto all’Olimpico prima della gara contro il Milan, da quel giorno il legame con i tifosi biancocelesti si è rafforzato sempre di più. La sagoma dell’aquila più famosa d’Italia si staglia un po’ imperiosa e un po’ imperiale intorno a quello stadio dal quale è ammirata, il nostro Bruno Fontanarosa l’ha fotografata insieme ad uno dei suoi addestratori. Possiamo vedere il suo sguardo fiero e arcigno, tipico di chi sa issarsi in alto, raggiungendo le vette alle quali ambisce anche la Lazio, soprattutto quelle europee.
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