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La Juventus prova la fuga ma il Napoli le resta dietro non mollando di un centimetro. Nell’anticipo, i bianconeri avevano vinto di misura contro il Sassuolo grazie ad un guizzo di uno straordinario Dybala, c’è stata anche molta sofferenza ma, alla fine, i tre punti sono arrivati per la truppa di Allegri. Prosegue il ruolino di marcia impressionante di una squadra che, dopo l’inizio choc, da molti era considerata fuori dai giochi per lo scudetto ma che, adesso, si trova già da diverse settimane in vetta alla classifica, scenario che sembrava impensabile. Tre punti dietro c’è il Napoli di Sarri che, a detta di tantissimi, esprime il miglior calcio del campionato. La squadra azzurra l’ha dimostrato anche a Palermo giocando con l’autorevolezza della grande ma non con la stessa cattiveria, perché si è raccolto poco di quanto prodotto. È bastata la rete di Higuain su rigore per sbancare il Barbera, mentre sono state sprecate tantissime occasioni per chiudere la gara ed evitare di restare comunque schiavi di un episodio e perdere punti preziosi. Questo è un aspetto su cui bisogna lavorare, per il resto la brillantezza è quella di sempre, mentre regna la contestazione in casa rosanero ed è partita con una sconfitta l’avventura di mister Novellino. Anche per il discorso tricolore, è giusto contemplare ancora una Roma diventata spaventosa con l’insediamento di Spalletti. Ottava vittoria consecutiva per una squadra totalmente trasformata, più affamata, cinica, determinata. Ora si ha una fisionomia, quella che mancava prima, e anche Dzeko sembra un giocatore rinato. Il bosniaco e Florenzi hanno firmato la vittoria ad Udine, contro una squadra, quella friulana, in preda ad una crisi di nervi e con un nuovo allenatore visto che è stato esonerato Colantuono rimpiazzato da De Canio. Non si può parlare di mezzo ma di pieno passo falso della Fiorentina che, in casa, si è fatta imbrigliare dal Verona, fanalino di coda, che con orgoglio ha conquistato un punto insperato. La rete di Zarate sembrava bastare ma, nei minuti finali di gara, Pisano ha gelato il Franchi galvanizzando il team scaligero. A fatica, l’Inter si è imposta sul Bologna grazie a Perisic e D’Ambrosio, un successo importante in ottica terzo posto, traguardo ancora raggiungibile anche se molto conteso. Proprio per il podio, si complica il cammino del Milan che, dopo la caduta in casa del Sassuolo, non è riuscito ad andare al di là dello 0-0 contro il Chievo, sicuramente ci si aspettava un campionato diverso dagli uomini di Mihaijlovic. È tornato il Klose cecchino e la Lazio ha piegato in casa un’Atalanta che ora deve guardarsi dalla zona retrocessione visto che è stata risucchiata nel calderone e l’obiettivo è diventato quello di mantenere la categoria. Una vittoria che dà autostima ai capitolini, mentre getta un po’ nello sconforto gli orobici che si ritrovano invischiati nei bassifondi. Piena di colpi di scena la gara del Marassi tra Genoa e Torino: dopo un quarto d’ora, i padroni di casa sembravano stesi dalla doppietta fulminante di un Immobile particolarmente ispirato. La reazione dei grifoni è stata veemente con il pari raggiunto da Cerci grazie ai due rigori e poi la firma sulla rimonta l’ha apposta Rigoni. Grande carattere per i rossoblu, mentre tra i granata c’è una rassegnazione figlia di un campionato destinato a restare nell’anonimato. Pari tra Empoli e Sampdoria, importantissima la vittoria del Carpi contro il Frosinone, anche gli emiliani hanno tutto per crederci, sicuramente le due neopromosse stanno lottando tantissimo per salvare la categoria e questo è sintomo di grande dignità e abnegazione.
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