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Purtroppo non è un film su Rocky Balboa. Lui poteva perdere 4 Round e poi vincere il match con un solo cazzotto. L’Avellino no. Lo dico e lo scrivo sinceramente: razionalmente non ho mai creduto a un miracolo dalla sentenza del TAR. Già, ragione e divino non si legano insieme. E l’input degli organi federali era chiaro fin dall’inizio: tolleranza zero. Del resto ci avevano già mollato 3 cazzotti sul viso. Il quarto è stato fatale e anche più doloroso perché ha colpito il cuore. Il nostro povero cuore. Ora c’è davvero tanta tristezza. E la tentazione di mollare è tanta. Ma so che passerà, perché l’amore è più forte. Il Lupo non è morto. E non importa dove andrà in letargo: D, Lega Pro, Siberia o deserto del Sahara. Davvero non importa: conta solo quel che si dice dalle parti del Partenio: “Dove tu sarai, io sarò”. Forza Avellino. Sempre.
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