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Servizio di Gianluca Russo @riproduzione riservata
Roma chiama, e Napoli risponde. Il motto del grande Luigi Necco (cui va tutta la solidarietà della nostra redazione per la recente aggressione subita) questa volta non si può applicare nè alla lotta scudetto tra Napoli e Milan del 1990, nè a quella degli azzurri contro la Juventus, terminata, di fatto, circa un mese fa. Per gli osservatori neutrali, il duello tra Roma e Napoli per il secondo posto resta uno dei pochi temi interessanti di questo campionato, assieme al nome dell’ultima squadra che retrocederà assieme al Verona e, con tutta probabilità, al Frosinone. Il Napoli di stasera, tornato in formazione tipo dopo l’immeritata sconfitta di Roma, con la sola variante Insigne al posto di Mertens, impone la sua legge all’Atalanta, allenata dall’ex Edy Reja e venuta senza troppe pretese al San Paolo, da subito. E lo fa, come accaduto tante volte negli ultimi 3 campionati, nel segno del Pipita, Gonzalo Higuaìn. Un gol per tempo per il bomber argentino, a quota 32, meno 3 dallo storico record di Nordhal del 1950. Due gemme quelle del centravanti. La prima, all’alba del match, in estirada sullo spiovente di Hamsik, la seconda, nel mezzo della ripresa, con il pezzo più raro del repertorio: il colpo di testa, forte, deciso, su cross di Callejon (sprecone lo spagnolo in un paio di occasioni). Nel contesto di una partita dominata, il Napoli, nemmeno assistito troppo dalla fortuna, vedi traversa piena colpita da Allan, trova il modo per complicarsi le cose a pochi minuti dalla fine: su un cross dalla destra, la sfortunata carambola tra Koulibaly ed Albiol porta alla sfortunata autorete di quest’ultimo. Due a uno, ma di fatto, a parte due miracoli di Sportiello, obiettivo di mercato del Napoli, su Mertens, non succede più nulla. Nel dopogara, continua il silenzio stampa della squadra di Sarri, vicino, comunque, al rinnovo del contratto. La Champions diretta resta ad un passo ma, adesso, testa e gambe devono andare all’ultimo vero ostacolo di questa stagione: la trasferta di Torino, squadra ostica ed in forma, di un altro ex, Giampiero Ventura.
Il tabellino:
NAPOLI-ATALANTA 2-1
(primo tempo 1-0)
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