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“Presto trasformerò i fischi di San Siro in applausi”. Questa la promessa, poi mantenuta, di Tiémoué Bakayoko, che dopo un inizio difficile in maglia rossonera, sta pian piano entrando nel cuore di tutti i tifosi del Milan.
Il francese, fischiato per tutta la prima parte di stagione per via delle deludenti prestazioni, nell’ultimo mese ha ripreso nettamente quota tra le grazie del pubblico di San Siro, che nella partita di domenica contro il Parma non ha mai smesso di applaudirlo. E cosi anche lo stesso Bakayoko, che prima incita lo stadio dopo aver recuperato l’ennesimo pallone di giornata e poi nella consueta corsa sotto la curva di fine partita è l’ultimo che smette di battere le mani verso i propri tifosi, sapendo che prima o poi questo amore sarebbe dovuto sbocciare.
Paradossalmente, la cosa che più ha aiutato Bakayoko nella sue crescita di rendimento, è stato l’infortunio di Lucas Biglia, cosi da permettergli più minutaggio e più figucia da parte di Rino Gattuso che, oggi più che mai, si rivede in questo giocatore. L’ex Chelsea infatti ha un compito relativamente semplice: non far passare nessuno. E infatti contro il Parma è stata una vera e propria diga per la squadra di D’Aversa, che ad ogni lancio lungo ci sbatteva ineviabilmente contro. Deve migliorare il suo rapporto con il pallone, questo si, ma d’altronde nemmeno Gattuso era un fenomeno palla al piede.
Insomma, in attesa di qualche rinforzo invernale e del recupero delicato di Lucas Biglia, il centrocampo rossonero è ben protetto dai due pilastri Bakayoko e Kessie, che hanno dimostrato di essere compatibili anche insieme e non solo come l’uno il sostituto dell’altro.
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