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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Buoni o cattivi? Tanti spunti anche in questo 25° turno di Serie A. E allora diamo i voti ai protagonisti di questa giornata di campionato nella massima serie.
Per scelta editoriale, lo 0 resterà sempre e soltanto riservato a chi “gestisce” il calcio, finchè il campionato resterà orfano del Parma nel palinsesto. Abituarsi a vedere una partita rinviata ad ogni turno è la morte del calcio italiano e di quanto di più romantico possiamo ricordare. Schedine monche e “turni di riposo” forzati ci restituiscono la fotografia dell’incompetenza di chi manovra il nostrano “pallone”. SILENZIO
Il Cagliari si becca un 1 senz’appello. La squadra sarda continua a perdere punti e si ritrova ora a 1 solo punto dal penultimo posto (visto che l’ultimo è ormai quasi banalmente del Parma). Che il pilota si chiami Zeman o Zola poco cambia, la media punti resta quasi invariata e lascia pensare che l’equipaggio sia inadeguato. CADUTA LIBERA
Quarta sconfitta consecutiva per l’Atalanta e COLANTUONO alla cattedra risulta impreparato, quindi voto 2. Le assenze si fanno sentire: su tutte quella della rivelazione Zappacosta e del furetto Moralez. Ciò non giustifica di certo il farsi rimontare da una squadra non proprio in salute come la Sampdoria. Il gol di Stendardo ha illuso, gli orobici si avvicinano al baratro. PERICOLO
Tre gol dalla Lazio significano sconfitta numero 3 consecutiva, esattamente come il voto per il SASSUOLO. Zaza non incide, Bianco somiglia a Cannavaro solo per motivi tricologici e il risultato è disastroso. I biancocelesti passeggiano al Mapei Stadium e gran merito è anche dei neroverdi. SMARRITI
Il voto 4 è per due allenatori molto diversi: l’esperto BENITEZ e il giovane STRAMACCIONI. Don Raffaè si incarta a Torino e, in confusione totale, decide di interpretare la controfigura di Mazzarri. Se la prende con gli arbitri, poi litiga con i giornalisti, nervoso come non mai. Il giovane tecnico romano, invece, cade a Cesena, in tutti i sensi, contro la penultima in classifica. Il tonfo fa male sicuramente di più alla sua Udinese, al terzo stop consecutivo. DISORIENTATI
Separate da un solo punto in classifica, sempre più lontane dall’Europa, voto 5 per le MILANESI. Se l’Inter di Mancini frana rovinosamente contro una stoica Fiorentina, il pareggio senza reti del Milan di Inzaghi col Chievo non può certo dirsi di maggiore livello. Pauroso calo offensivo per entrambe, i lavori in cantiere sembrano durare più di quelli della Salerno-Reggio. INCOMPIUTE
Se ne parla sempre troppo poco, ma il PALERMO gioca bene e merita un 6 anche quando non vince. Per più di un tempo di gioco, Dybala e Vazquez regalano scambi ad alta velocità, che nemmeno il Freccia Rossa. La traversa sta ancora imprecando contro il Franco tiratore corteggiato da Conte. Nel conto va inserito anche un rigore negato ai rosanero. SIMPATIA
Stavolta la JUVENTUS non va oltre il 7, visto il pareggio, ma tanto basta per cucirsi un pezzo di scudetto sul petto. I bianconeri avevano l’unico obbligo di non perdere e sono riusciti a portare a termine la missione senza troppi patemi. La magia di Tevez su punizione aveva fatto pensare al tripudio totale, poi bloccato da Keita. Resta, comunque, un passo importante. IMPLACABILE
Il goleador che non t’aspetti: voto 8 per Kamil GLIK. Settima rete in campionato per il lungagnone polacco, la vera arma in più di Ventura. Ogni calcio d’angolo è un’insidia se c’è lui nei paraggi del pallone, anche se, a dire il vero, la difesa del Napoli sonnecchia in occasione del gol. In difesa muro, in attacco risorsa. ARIETE
Sono 9 (come il voto di FELIPE ANDERSON) i punti della Lazio negli ultimi tre turni. Il giovane talento brasiliano è tornato e mostra il suo repertorio anche a Sassuolo. Tiro a giro chirurgico nell’angolino alto e assist perfetto per la zuccata del sempreverde Klose. Il Napoli, ora, dista solo 2 lunghezze. FELIPITA’
Doveva essere il rincalzo di Cuadrado alla Fiorentina, ma Mohamed SALAH (voto 10) si sta rivelando molto di più. I suoi gol stanno diventando una costante e difficilmente si riesce a lasciarlo in panchina. La qualificazione in Europa League e parte dei sei risultati utili consecutivi in campionato sono merito suo. Inserito a meraviglia negli schemi di Montella, sta donando alla Viola nuove carte di imprevedibilità offensiva. SALAH-ASSO
Twitter: @Val_CohenLauri
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