16 Giugno 2025
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Il Bosio parlante: Ferrero e mazziato

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Il Napoli batte con un secco 4 a 2 la Sampdoria di Siniša Mihajlović e conquista la terza vittoria consecutiva in campionato. Azzurri in totale controllo della partita già dalle battute iniziali. Sono i blucerchiati, però, a portarsi in vantaggio. Soriano verticalizza per Eder, che sorprende alle spalle Ghoulam e si invola verso la porta. Il suo traversone è deviato in porta da Albiol. La bella novità è che, a differenza di altre partite, nelle quali gli uomini di Benitez hanno accusato il colpo a livello mentale, in quella di ieri sembra che nessuno si sia accorto di nulla. Il tecnico spagnolo ha continuato a impartire direttive, con il consueto stile. I tifosi hanno incitato i loro beniamini con cori assordanti. E gli undici in campo hanno risposto in maniera perfetta. Il pareggio è stato agguantato dall’ex di turno, Manolo Gabbiadini. Il suo tiro di destro, che non è certo il piede prediletto, era destinato a spegnersi tra le braccia di Viviano. L’estremo doriano, invece, se lo è fatto sfuggire dalle mani. La più scolastica delle papere. Gol a parte, è stato determinante l’apporto dell’attaccante bergamasco, schierato alle spalle del “pipita” Higuaìn al posto di Hamsik. Il sinistro, sempre caldo, vede lo specchio come pochi. I suoi movimenti puntano sempre verso la porta, con grande velocità e potenza. E sembrano andare sempre d’amore e d’accordo con quelli dei compagni di reparto. Il meritato raddoppio è arrivato proprio sull’asse Gabbiadini-Higuaìn. Il “pipita” ha chiesto lo scambio stretto, ha ricevuto la sponda, è entrato in area e con un perfetto destro a effetto ha superato per la seconda volta Viviano. Una giocata da campione di altra categoria. Senza togliere nulla alla bravura degli altri, la sua intelligenza calcistica fa giocare meglio anche i compagni di squadra. Nella ripresa non è cambiato il copione. Napoli proiettato in avanti, ma attento a chiudere possibili varchi di contropiede, e Sampdoria chiusa negli ultimi trenta metri, con il solo Okaka a fare a botte, sportivamente parlando, con Albiol e Britos. La pratica è stata archiviata dopo un paio di minuti, con il terzo gol siglato da Lorenzo Insigne. Una rete voluta, costruita e trovata da lui, con la giocata che gli è più cara, e finalmente vincente. La marcatura ha impreziosito una prestazione molto positiva, fatta di giocate precise e di tanto lavoro sporco in fase di copertura. Le sue lacrime di gioia, poi, non potevano che suscitare approvazione da parte dei tifosi partenopei. È arrivato pure il 4 a 1, con un rigore conquistato da Hamsik, subentrato al posto di Gabbiadini, e trasformato ancora dallo scatenato Higuaìn. Il secondo gol della Sampdoria, a opera di Muriel, con un gran tiro da fuori area, è stato casuale tanto quanto il primo. Il Napoli ha creato almeno otto occasioni da rete. E, nel complesso, si è mosso bene anche il sempre contestato pacchetto arretrato. Se continuiamo a giocare così, secondo posto e vittoria dell’Europa League non sono deliri da tifoso, ma obiettivi concreti e raggiungibili. Il ritiro forzato è stato interrotto. Tutti a casa. Tra le braccia del calore domestico. Speriamo solo di quello.
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