15 Giugno 2025
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Gli ex puniscono l’Atalanta: Bonaventura e Pazzini regalano la vittoria al Milan

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valerio lauri 3Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA


Destino beffardo per l’Atalanta. Sconfitta poco amara, visto che l’obiettivo salvezza era stato già ampiamente raggiunto. Curioso, però, che a punirla siano stati due prodotti del vivaio bergamasco, da sempre fucina di talenti per la Serie A. Vittoria inutile per il Milan, ma che rende meno amaro questo finale di campionato.

LA CRONACA – Partita che chiude la stagione, al’ “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, per Atalanta e Milan. Inzaghi dà continuità alle sue scelte, confermando di fatto l’undici vittorioso col Torino, eccezion fatta per l’infortunato Alex. Reja sceglie il tridente con Moralez e Gomez, in appoggio a Denis, rientrante dopo la squalifica per il pugno a Tonelli. Parte meglio l’Atalanta, che nel primo quarto d’ora si fa più volta minacciosa dalle parti dei rossoneri. Le occasioni più ghiotte per i nerazzurri capitano tra i piedi di Baselli: al 7′ inserimento e pallonetto sporcato da Abbiati in uscita, al 15′ riceve uno scarico di Moralez e calcia su Mexes. Tre minuti dopo è ancora Atalanta: scatenato Zappacosta, sulla destra, arriva sul fondo e crossa per Denis che incorna e timbra la traversa. E’ solo il preludio al gol, che arriva di lì a poco: ennesimo cross dalla destra, stavolta di Moralez, e Baselli trova di testa il vantaggio orobico. Palese la difficoltà di Bocchetti sulla banda di sinistra del Milan. Dopo la rete subita i rossoneri cominciano ad avanzare il loro raggio d’azione, trovando però non poche difficoltà a creare palle gol nitide. Al 32′ Mexes sfiora il gol, colpendo di testa su calcio d’angolo dalla destra, ma Zappacosta salva sulla linea. E’ ancora una volta una premonizione, perchè al 34′ Pazzini, atterrato da Masiello, conquista un calcio di rigore. Dal dischetto va lo stesso attaccante e pareggia i conti con un preciso rasoterra all’angolino. Il Milan prende coraggio e, in soli due minuti, trova anche la rete del vantaggio. E’ un vantaggio rocambolesco, frutto di continui batti e ribatti in area, un palo colto da Pazzini e Bonaventura, che risolve il mischione e non esulta in quanto ex della ‘Dea’. Il gol di Baselli ha dato la scossa a un Milan sonnecchioso che ha reagito allo svantaggio, ribaltandolo. Non succede null’altro nella prima frazione e si va al riposo sul risultato di 2-1 per gli ospiti.
La ripresa si apre sugli stessi ritmi della prima frazione, la partita è godibile e caratterizzata da pochi tatticismi e molti capovolgimenti di fronte. Poche occasioni e molto agonismo nel primo quarto d’ora del secondo tempo. Il Milan prova ad addormentare la partita, amministrando il possesso palla, ma l’Atalanta non ci sta e riparte furiosa. Tuttavia, per vedere un tiro verso la porta di Abbiati, bisogna arrivare al 77′, quando Denis incrocia un sinistro sbilenco, deviato in angolo da Mexes. Passano solo due minuti ed il Milan realizza il gol del 3-1. La palla velenosa dalla destra, mancata da Van Ginkel e Sportiello al centro dell’area, arriva a Bonaventura che ha tutto il tempo per controllarla (con l’ausilio del palo) e depositarla in rete. Ancora una volta il centrocampista, passato ai rossoneri nelle battute finali del mercato estivo, punisce la sua ex squadra e non esulta. Il doppio vantaggio milanista chiude di fatto la partita. C’è ancora spazio per grandi emozioni: prima la coreografia nella curva atalantina, a festeggiare la salvezza raggiunta, poi la standing ovation per Jack Bonaventura, sostituito nelle battute finali, che ringrazia applaudendo i suoi ex tifosi. Al suo posto, il giovanissimo Di Molfetta, che gode di una preziosa vetrina.

L’Atalanta chiude un campionato appena sufficiente, con l’ennesima prestazione fatta di luci ed ombre. Reja perde il confronto con Inzaghi, che potrebbe prendere il suo posto sulla panchina bergamasca l’anno prossimo. Superpippo può essere contento del finale di stagione, che ha donato un po’ di serenità all’ambiente e una botta di morale per la prossima stagione. Prossima stagione che, con molta probabilità, non lo vedrà al timone del Milan.

Twitter: @Val_CohenLauri

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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