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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
L’avevamo detto. La fase di stallo e di caldo afoso non era destinata a durare. Il riferimento non è a bollettini meteo di sorta, di quelli che affollano i media d’estate. Bensì al calcio d’estate, capace di regalare impressioni discordanti a distanza di una settimana.
Una settimana fa, tutti parlavano di una Juventus ancora in fase sperimentale, che non rappresentava più la squadra da battere. La fase sperimentale c’è ed è evidente, visti i nuovi arrivi e le partenze. Tuttavia, i bianconeri hanno dimostrato proprio ieri, con la vittoria in Supercoppa contro la Lazio, di essere sì mutati nella forma, ma di conservare sostanzialmente lo spirito Juve instillato dal mini-ciclo di Conte. Una capacità naturale di leggere le partite e di accendere la spia della ragione nei momenti decisivi. L’anno scorso questa spia era spesso nelle mani dei tre tenori, andati via, Tevez, Pirlo e Vidal. Quest’anno l’apparato appare meno solido, ma più imprevedibile, con i lampi di Pogba. Il francesino terribile potrebbe essere la vera e propria sorpresa della stagione bianconera: già capace di recuperare una mole enorme di palloni e di cambiare marcia, sta dimostrando anche doti da 10 puro. Il trequartista tanto ricercato e identificato, dapprima in Gotze e poi in Draxler, potrebbe non essere poi tanto necessario, con questo Pogba.
Necessari, eccome, almeno stando all’extra-attività del ds Sabatini, erano invece i movimenti della Roma sul mercato. Garcia ringrazia, potendo ora disporre di un potenziale offensivo davvero notevole, dopo gli acquisti di Edin Dzeko e di Mohamed Salah. La torre ex City è ancora tutta da scoprire negli schemi di Garcia, ma l’egiziano pare essercisi già calato a meraviglia. Nell’amichevole di ieri con il Valencia, oltre a firmare il primo gol, ha dimostrato di poter dare alla Roma nuove soluzioni fondamentali e una concretezza che non è propriamente, invece, nelle corde di Gervinho. L’ivoriano è la solita freccia, ma sottoporta “Er tendina” si lascia abbagliare. A illuminare, nella vittoria per 3-1 contro gli spagnoli, c’era sempre l’inossidabile Francesco Totti, skipper dell’ennesima regata, verso un piazzamento (si spera) migliore del secondo posto. E non finiscono qui le buone notizie, perchè la borsa estiva potrebbe regalare altri colpi: piazzati Destro e Romagnoli (35 milioni complessivi ricavati), il terzino sinistro Digne, dal PSG, è un affare praticamente fatto e, con Yanga-Mbiwa in partenza, direzione Lione (offerta di 9 milioni), potrebbero arrivare ,alla corte di Garcia, Tonelli dall’Empoli e D’Ambrosio dall’Inter. Segnali di ripresa nell’estate nerazzurra.
Dopo la penuria di gol, della prima parte di preparazione e di amichevoli, l’Inter ritrova la vena realizzativa perduta, grazie soprattutto all’innesto di Stevan Jovetic. Il montenegrino, dopo essere andato a segno nel match con l’Al Ahli, è gran protagonista anche contro l’Athletic Bilbao ed esterna a chiare lettere la sua soddisfazione. Esprime, inoltre, parole di elogio per il compagno di reparto Mauro Icardi. Attenti a quei due, insomma. Mancini, però, pesca nelle acque estive un gioiello come Gnoukouri. Il giovanissimo centrocampista non fa rimpiangere i più blasonati Kondogbia e Kovacic e si disimpegna con semplicità nel ruolo di mezzala sinistra, dando equilibrio e regalando a Jovetic il pallone del vantaggio. Resta da sfoltire la rosa, per i nerazzurri, ma la strada è tracciata, all’insegna delle novità.
Novità, anche per il Napoli, che, contro il Porto, schiera dal primo minuto cinque facce nuove: Reina, Chiriches, Hysaj, Allan e Valdifiori. E proprio i nuovi acquisti sembrano essere i più positivi. In particolare, Chiriches sembra essere destinato a diventare il compagno di reparto titolare di Raul Albiol, Allan è un centrocampista a tutto tondo che tornerà utilissimo e Valdifiori, pupillo di Sarri, rappresenta il regista e metronomo che a Napoli mancava. Tuttavia, contro i portoghesi, l’unica indicazione precisa sono le gambe piene di acido lattico degli avanti. Gabbiadini è ancora lontano dalla condizione ideale e Higuaìn ha collezionato solo 31 minuti, i primi stagionali, decisamente pochi per un giudizio complessivo. In ogni caso, Sarri riceve una buona risposta dal reparto difensivo, massicciamente sotto attacco, mantenendo la porta inviolata nel test match.
Chiudiamo, ancora una volta, questo capitolo di colpi di sole con la Sampdoria. I blucerchiati, che hanno rimediato solo in parte alla figuraccia di Torino contro il Vojvodina, andando a vincere a Novi Sad, ma raccogliendo comunque l’eliminazione, appaiono piuttosto barcollanti e disorientati sotto il sole d’agosto. Due vulcani come Ferrero e Zenga, possono solo collezionare colpi di scena. Dopo il diniego del tecnico ad un ritorno di Cassano, ecco il ritorno del figliol prodigo a Genova, per la gioia dei tifosi, ma non di certo dell’allenatore. L’uomo ragno, spaventato dalle sregolatezze del genio barese, avrà in ogni caso a sua disposizione le sue magie. Sperando di non ricevere nessun gavettone.
Twitter: @Val_CohenLauri
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