16 Giugno 2025
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Casertana – Punto d’oro nella tana dei lupi

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di sienaServizio di Vincenzo di Siena @riproduzione riservata

Forse raggiungere il risultato delle tre vittorie consecutive sarebbe stato troppo; poi il Lecce, visto anche il numero di spettatori presenti al “Via del Mare”, è davvero una “fuori categoria”, insieme alla decaduta Catania, che ha esordito vincendo e convincendo. Lecce e Catania, nonostante il -9, sono le due pretendenti alla vittoria del campionato, queste le corazzate del torneo, non v’è alcun dubbio. Ma modestie a parte, che in un mondo come quello del calcio non fanno mai male, anche se a volte hanno il cattivo retrogusto della “facciata”, la Casertana ieri, nella “tana dei lupi”, come ricordavano Moscardelli e co. non ha per nulla demeritato, nè tantomeno abbassato la testa di fronte a una squadra temibile e oggettivamente più forte. Se sue indizi fanno una prova, ancor di più al terzo si può cominciare ad esserne sicuri: questa difesa, schierata ancora una volta a quattro, sembra essere solida come il granito, resistente come acciaio inossidabile. Un centrocampo ordinato nonostante le pesanti assenze, che in una squadra dalla panchina “corta” possono rappresentare un grosso problema. E un attacco che da ancora l’impressione di essere poco incisivo, ma pronto a colpire a breve, grazie anche all’innesto dello svincolato Alfageme messo sotto contratto in settimana. L’argentino ex Benevento, è uno che conosce la categoria, che ha sempre fatto gol, anche se non tanti, ha sempre fatto segnare i compagni, insomma, decisamente un acquisto importante che chiarisce ancora una volta, perchè ce n’è sempre bisogno, che finalmente anche a Caserta c’è una società che vuol far calcio in modo serio. Magari tra mille difficoltà, qualche sceneggiata d’agosto fuori luogo ed evitabile, con l’atavico problema delle infrastrutture risolvibile, dalle nostre parti, in tempi biblici; non a tutti capita che un Abramovich sorvoli col suo elicottero il tuo stadio e decida così di comprare la squadra. E comunque se Abramovich avesse sorvolato il “Pinto” difficilmente avrebbe acquisito la Casertana: credo che lo “Stamford Bridge” sia leggermente più accattivante. Ma la squadra, e questo è quello che più conta, c’è. I ragazzi di Romaniello combattono per tutti i novanta minuti, recupero compreso; lo hanno fatto a Catanzaro, lo hanno rifatto col Melfi, e lo hanno fatto ancora una volta ieri in una assolata e torrida domenica di fine estate in Salento. Forse da Lecce non pensavano di incorrere in tali difficoltà; una squadra ben messa in campo, che riesce a trovare il gol, sebbene fortunoso, e che subisce, anche se per poco, e purtroppo fatalmente il ritorno, più che ovvio, dei padroni di casa. Che devono vincere il campionato. La Casertana c’è, e si è visto. A testa alta, a tu per tu con un avversario più blasonato e più attrezzato, una piazza che ha fatto cinquemila e passa abbonati. Numeri da serie B, e in alcuni casi anche da A. Ma i numeri sono da corollario nel calcio, importanti ma non fondamentali, e così, i rossoblù, forti della loro forza, umili e concreti, pareggiano e convincono e restano li, in vetta alla classifica.
La partita non è bellissima, ma avvincente, quello senza dubbio. Si fa subito male Moscardelli sortituito dopo un quarto d’ora da Doumbia. Dopo pochi minuti Agiey avrebbe l’occasione di poter far male ma sciupa in malo modo. Come già anticipato, sono i rossoblù a passare in vantaggio in modo inaspettato quanto fortunoso: Freddi insacca nella sua porta intercettando un cross del motorino Mangiacasale; il pallone si impenna e si deposita in rete alle spalle di un incredulo Perucchini. Prima del gol una mezz’ora di gioco nella quale le squadre si erano studiate, col Lecce che cercava di fare la partita, la Casertana che tatticamente sembrava la falange di Alessandro Magno, impenetrabile e spietata, con poche occasioni, nessuna davvero di rilievo. I rossoblù tentavano di pungere sulle ripartenze e proprio da una di queste, come detto, si concretizzava il vantaggio ospite. Quindi la rabbiosa controffensiva leccese, che dopo otto minuti dal gol, o meglio dall’autogol di Freddi, ristabiliva la parità: un bolide dalla distanza di Surraco che si insacca alle spalle di un incolpevole Gragnaniello. Dopo i gol e la sfuriata dei padroni di casa i ritmi tornano blandi.
Il secondo tempo non vede variare il canovaccio della partita; complice anche il caldo i ritmi non sono altissimi, e la Casertana è brava a tenere il campo. Se al 55′ Diakitè fosse arrivato con quel secondo d’anticipo su un pallone scodellato in mezzo da De Marco, che sostituiva Mancosu, forse ora staremmo raccontando un’altra partita. Anche se dopo appena cinque minuti bisogna ringraziare Rainone, che chiudendo alla disperata su Carrozza, a tu per tu con il portiere, dopo che la difesa aveva commesso un errore madornale, sbagliando la tattica del fuorigioco, salva il risultato. Sarà stato il grande caldo, o l’elevata quadratura tattica delle squadre in campo, fatto sta che la partita si trascina stancamente verso il 90′. Senza poter segnare a tabellino altre occasioni. Un punto guadagnato su un campo difficile e vetta della classifica confermata. Ora si attende il Matera, una squadra in apparente difficoltà, lontana parente di quella dello scorso anno. Una gara sicuramente difficile, che la Casertana deve affrontare al meglio. Per confermare tutto ciò che di buono è stato fin qui fatto e per togliersi qualche “sassolino” dalla scarpa.

Lega Pro, Girone C, 3a giornata, 20/9/2015

LECCE – CASERTANA 1-1

LECCE (4-3-1-2); Perucchini; Lo Bue Freddi Camisa Legittimo; Lepore Papini Suciu; Surraco (85′ Vecsei); Moscardelli (14′ Doumbia) Carrozza (74′ Diop). A disp.: Bleve, Beduschi, De Feudis, Gigli, Pessina. All.: Asta.

CASERTANA (3-5-2): Gragnaniello; Rainone Idda Murolo; Mangiacasale (63′ Negro) Capodagio De Marco Agyei Tito; Diakitè (88′ Alfageme) De Angelis (82′ Ciotola). A disp.: Maiellaro, Gala, D’Alterio, Finizio, Pezzella, Kuseta, Guglielmo. All.: Romaniello.

ARBITRO: Amoroso di Paola. ASSISTENTI: Rubilotta di Sala Consilina e Cantiani di Venosa

MARCATORI: 31′ Freddi (autogol) 39′ Surraco

NOTE: spettatori 9000 circa (150 provenienti da Caserta)

Vincenzo di Siena


 

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