16 Giugno 2025
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C. Frattese, Federico non fa prigionieri: primo stop stagionale per i nerostellati

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Servizio di Stefano Sica @riproduzione riservata

Nella vita c’è sempre una prima volta. E la fatal Mondragone sarà ricordata in casa nerostellata come il primo  – e si spera raro – pit stop di un cammino tutto da scoprire. La C. Frattese cade senz’appello nè recriminazioni al Conte (1-0). E lo fa al termine di una partita opaca, approcciata in modo timido e senza peraltro una lettura giusta nella ripresa, quando il lieve calo granata avrebbe potuto favorire una reazione propizia. La squadra di Enzo Carannante ha dominato in lungo e in largo, creando diverse occasioni velenose già nel primo tempo e pressando con buona costanza anche dopo l’intervallo. Un contributo fondamentale alla causa granata lo hanno portato i quattro under schierati nell’undici titolare, a partire dai 2000 Federico (match winner di giornata) e Lauropoli. Ragazzi di cui si sentirà molto parlare in futuro. La Frattese ha pagato oltremisura l’assenza di capitan Costanzo (oltre a quella dell’infortunato Terracciano) che ha costretto il tecnico Andrea Ciaramella a rivedere l’assetto totale della mediana. Ma più di tutto è stata una mentalità troppo leggera a condannare i nerostellati.

SCELTE TECNICHECiaramella punta su un 4-3-2-1 che consenta a Petito e Allegretta, con Spilabotte più avanzato, a stare maggiormente stretti e a dar man forte al centrocampo. In regia, Agrillo rimpiazza Claudio Costanzo, con Gervasio Costanzo e Capitelli ai lati. Difesa invariata rispetto a quella vista col Giugliano, col consolidato tandem Petrarca-Milvatti al centro, Capaldo a destra e Vitale a sinistra. Col rientro di Petito, in porta può andare D’Auria. Il Mondragone si schiera invece col 3-5-2, presentando Federico come quinto a destra, Colella in regia e Lauropoli in coppia con Milone in fase avanzata.

PRIMO TEMPO – Nei primi minuti le squadre pensano a riscaldare i muscoli e a mettere in circuito qualche idea nella testa. Tuttavia il tema tattico sembra già chiaro, col Mondragone che prova a fare la partita e la Frattese che resta già prigioniera del morbo della gestione. Quando i granata cominciano ad accelerare, l’area nerostellata diventa territorio di profondi tumulti. Milone dialoga due volte con Lauropoli, invitandolo alla conclusione: nel primo caso, la botta dell’ex baby del Monteruscello finisce di poco alta da buona posizione, più sballata la seconda dai 25 metri. Il ’98 Trotta, a sinistra, crea diversi problemi a Capaldo e il Mondragone inizia pian piano a congelare la partita nella metà campo nerostellata, creando chance a ripetizione. La superiorità granata è schiacciante e costringe D’Auria ad intervenire su una sassata di Milone, il quale aveva approfittato di una piccola incertezza di Petrarca nell’anticipo. L’assedio è continuo e la Frattese alterna momenti di compattezza dietro, ad altri di minore tranquillità. Bisogna aspettare quasi lo scoccare della mezz’ora per vedere i nerostellati affacciarsi dalle parti di Iaccarino. E ciò avviene peraltro sugli sviluppi di un angolo e grazie ad una carambola maligna su un giocatore di casa: la rovesciata di Allegretta non centra la porta per un dettaglio. Solo un graffio per il Mondragone che riprende a pedalare e va ad un passo dal vantaggio in chiusura di tempo: Lauropoli (sì, sempre lui) innesca Milone che, come lama nel burro, opera un taglio tra Petrarca e Vitale, facendosi respingere il tocco sottomisura da uno strepitoso D’Auria. Sulla ribattuta, l’ennesimo allungo dell’attaccante a porta vuota trova Petrarca pronto a spazzare miracolosamente sulla linea. E si va così al riposo: Frattese troppo fortunata e granata che meriterebbero molto di più.

SECONDO TEMPO – Ad inizio ripresa, Ciaramella prova a modificare copiosamente l’assetto nerostellato. Non cambia l’idea tattica di base, ma la rivoluzione è visibile: Ammendola (subentrato a Capaldo) passa in regia con Agrillo interno. Muro prende il posto di Allegretta e va a sinistra nel tridente, con Petito che si sposta sul lato opposto. Milvatti copre la corsia destra e Capitelli viene arretrato a sinistra, con Vitale e Petrarca centrali. Cambia però poco nell’atteggiamento ospite. Perché il Mondragone continua a tenere alta la propria intensità e, qualche istante dopo, segnerebbe anche il gol del vantaggio se il primo assistente, il salernitano Passaro, non inducesse il direttore di gara, l’ercolanese Esposito, ad annullare per fuorigioco. In posizione irregolare era stato pizzicato Lauropoli, il quale aveva raccolto una punizione di Fava chiamando D’Auria al miracolo. Inutile, sulla ribattuta, il centro di Parente. La Frattese fatica ad uscire dal proprio guscio e si rende pericolosa in una sola circostanza e, ancora una volta, su palla inattiva: l’incornata di Petrarca da corner è imprecisa e termina larga. Il Mondragone c’è e non si ferma. Il pressing è alto anche se meno produttivo di vere occasioni da rete. Forze fresche nella mediana frattese, con l’ingresso di Passarelli per Agrillo, mentre anche Carannante ricorre ad alcuni cambi che, tuttavia, non sortiscono effetti sotto l’aspetto dell’incisività. Infatti il gol-vittoria arriva nel momento meno atteso per tutti. Quando, cioè, i granata sembravano aver abbassato la guardia senza, però, che la Frattese ne approfittasse pur potendo distendersi a più riprese a campo aperto. Il neo entrato Vincenzi vede l’inserimento a destra di Federico, finta maestosa su Capitelli e fiondata che va nel sacco. E’ il centro del meritatissimo vantaggio. Molto ingenuo l’ex Gladiator nella circostanza. Per i nerostellati è un colpo letale e un fuori programma arriva dallo scontro durissimo tra Colella e Petrarca: entrambi immolano la loro testa su un pallone vagante, ma la peggio la ha il difensore di Ciaramella che resta per qualche secondo a terra, forse svenuto. Attimi di paura che fortunatamente rientrano. L’applauso del pubblico mondragonese, all’uscita di Petrarca dal campo, è commovente. Tuttavia non sarà lui a guadagnare gli spogliatoi, bensì Capitelli a favore di Damiano. Ciaramella, insomma, tenta il tutto per tutto. Un buco nell’acqua perché il Mondragone finisce addirittura meglio di come aveva iniziato. Il corner di Trotta è incornato sul lato opposto da Colella (palla fuori di un soffio), poi una ripartenza bruciante mette Milone nella condizione di battere a rete in area e anche qui la mira è sbagliata.

STOP AMARO – La Frattese è già sparita da un po’, rassegnata alla sconfitta. E non ci sono più sorprese, nè una reazione degna di essere chiamata tale. Il Mondragone porta a casa tre punti vitali con merito e brillantezza. Giusto così. I nerostellati, invece, si inchinano per la prima volta in questo campionato e tornano sulla Terra. Una lezione che servirà.

 

ASD MONDRAGONE-C. FRATTESE 1-0

30′ st Federico

MONDRAGONE: Iaccarino, Federico (43′ st Giordano), Trotta, Castaldo, Cirillo, Parente, Lauropoli (15′ st Cavaliere), Colella, Milone, Fava (15′ st Vincenzi), Sequino (15′ st Solano). A disp: Palma, Del Franco, Nugnes. All. Vincenzo Carannante

C.FRATTESE: D’Auria, Capaldo (7′ st Ammendola), Vitale, Agrillo (20′ st Passarelli), Milvatti, Petrarca, Gervasio Costanzo, Capitelli (37′ st Damiano), Spilabotte, Allegretta (7′ st Muro), Petito (45′ st Capasso).  A disp: Palermo, Santonicola. All. Andrea Ciaramella

ARBITRO: Esposito della sez. di Ercolano (Passaro di Salerno/Izzo di Torre del Greco).

NOTE: Spettatori 200 circa di cui 50 provenienti da Frattamaggiore.

About Stefano Sica 913 Articoli
Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di Footballweb

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