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Dai primi passi mossi con la Puteolana al suo attuale mondo, l’Afragolese, con cui domenica scorsa ha messo a segno il suo 350° gol in carriera risolvendo la gara di Mondragone. Tommaso Manzo è la storia del calcio campano. Classe, talento e fantasia che hanno emozionato tifosi ed addetti ai lavori per venti lunghi anni. Fantasista puro e, all’occorrenza, anche esterno e attaccante. Non c’è vestito che sia gli andato stretto perché i grandi non hanno bisogno di provare o adattarsi. Eseguono e basta. Il loro tesoretto è nella testa e nei piedi di cui dispongono. Buonasera Eccellenza, format televisivo prodotto da FootballWeb ed in onda su Tv Campane, ha voluto festeggiare con una chiacchierata telefonica questo ennesimo traguardo raggiunto dall’asso napoletano.
TEMPO DI AMARCORD – “La parentesi Pianura è stata una delle più belle della mia vita. Ripenso a come avvenne quella vittoria col Carpi e a quel mio gesto tecnico che ci regalò il gol qualificazione. E’ stata una apoteosi. Ma ricordo anche la conquista della Coppa Italia col Monopoli, tanto che il 300° gol lo feci in semifinale con la Lupa Castelli. E poi i vari campionati con la Sibilla, quando portammo il nome di Bacoli in giro per l’Italia. Sono queste le pagine più preziose della mia carriera”.
RIMPIANTI – “Ero vicinissimo al Napoli ma poi ci fu il fallimento. Sotto certi aspetti, sono stato un po’ sfortunato”.
IL PODIO DEI GOL PIU’ BELLI – “Parto dal terzo gradino: quello contro l’Angri da centrocampo. Giocavo a Bacoli. Poi uno, sempre con la Sibilla, in finale play-off contro il Monterotondo. Quello di Pianura-Carpi lo metto in cima a tutto. Che temporale quel giorno, la gara ne uscì condizionata”.
IL FUTURO – “Finché avrò voglio e passione, mi auguro di smettere quanto più tardi possibile. Oggi purtroppo diventa difficile trovare quelle situazioni che ti mettano nelle condizioni adatte per lavorare e divertirti. Io almeno altri due anni a buoni livelli vorrei farli”.
MOMENTO AFRAGOLESE – “Purtroppo abbiamo avuto un ruolino di marcia casalingo diverso da quello fatto vedere in trasferta. Abbiamo perso più punti al Moccia, specie contro avversari di media o bassa classifica. Magari queste squadre venivano in casa nostra rinunciando quasi a giocare. Alla fine i troppi pareggi ci hanno allontanati dal Savoia”.
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