15 Giugno 2025
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Accadde oggi: Totti fa saltare la sua cessione alla Sampdoria

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Francesco Totti con una delle tante maglie della sua unica squadra: la Roma

C’è chi crede che l’uomo sceso dalle scale da Sanremo ieri sera, sia sempre stato il pilastro principale della Roma. Alcuni non sanno, però, che non tutti gli allenatori hanno ritenuto Francesco Totti un calciatore indispensabile. Per la rubrica “Accadde oggi” ricordiamo il 9 Febbraio 1997, giorno in cui è Totti a decidere con delle clamorose giocate il suo destino con la maglia giallorossa. Innanzitutto, l’allenatore dell’epoca era Carlos Bianchi. Il tecnico voleva a tutti i costi Jari Litmanen, calciatore in forza all’Ajax. Fu chiesta, insomma, la cessione del “pupone”. Quel 9 Febbraio già citato fu il giorno di un torneo amichevole fra Roma, Ajax e Borussia Monchengladback. La partita con l’Ajax poteva rappresentare la giusta occasione per intraprendere la trattativa per il suddetto Litmanen, fuoriclasse della squadra biancorossa. Un torneo apparentemente inutile rappresentò, però, per Totti il bivio della sua carriera. L’attuale capitano della Roma segnò due gol, uno ad avversario deliziando gli spettatori con giocate da fenomeno. Franco Sensi, allora presidente della Roma non ci pensò due volte: la trattativa intavolata per con la Sampdoria per il trasferimento di Totti in casacca blucerchiata saltò. Carlos Bianchi, tuttavia, fu esonerato. Non vogliamo neanche pensare a cosa sarebbe accaduto se Totti fosse stato ceduto. Probabilmente non sarebbe diventato l’ottavo re di Roma. Sotto questo punto di vista, Franco Sensi fu bravo a riconoscere in Totti un calciatore dalle doti introvabili da qualche altra parte. Forse aveva individuato il calciatore che avrebbe trascinato la squadra capitolina. Ciò che è certo è che quel giorno saltò il suo trasferimento. Il destino aveva ancora mandato un segnale. Francesco Totti era destinato a diventare una bandiera, un pilastro della Roma. Lo è tutt’oggi. La capitale aveva bisogno di tutti. Oggi sul finire di una meravigliosa carriera, il calciatore romano ancora delizia noi tutti con tocchi di classe, di chi sa di non essere come gli altri. Il calcio italiano, e non solo, deve ringraziare Totti per l’immenso contributo che ha dato a questo sport. Giocate da non dimenticare, emozioni e gol mozzafiato. Trascinatore, vero leader e capitano di una città intera. Oggi i tifosi alo stadio urlano il suo nome. “C’è solo un capitano..”. Sì, perchè di bandiere ce ne sono davvero poche, mentre di Totti ce n’è uno solo e Roma è fiera di averlo avuto, di averlo e di averlo per l’eternità. Perchè Totti è storia, un qualcosa che non potrà morire mai.

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