25 Giugno 2025
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Accadde oggi: la morte di Tommaso Maestrelli, artefice del primo scudetto della Lazio

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Tommaso Maestrelli, storico allenatore della Lazio

Oggi, per la rubrica “Accadde oggi”, si vuole ricordare un grande personaggio che regalò spettacolo sulle panchine di molte squadre. Una tra queste la Lazio. Il 2 Dicembre 1976 muore a Roma, Tommaso Maestrelli, calciatore e poi allenatore, che è considerato uno dei migliori allenatori Italiani. Sul finire della carriera da calciatore, che lo vede vestire diverse casacche, tra cui Roma e Bari, il tecnico comincia la sua seconda vita, sulla panchina della Lucchese nel 1953 (da allenatore-calciatore), avendo l’opportunità di guidare, successivamente, il Bari, dopo l’esonero di Pietro Magni. La sua avventura, pertanto non dura tanto, e viene esonerato dopo risultati alcuni deludenti. Nel 1965, guida la Reggina, in una storica promozione in Serie B, in quanto fino a quel momento la squadra non era mai andata oltre la Serie C e vincendo il premio “seminatore d’oro” (miglior allenatore in Serie C). L’anno dopo, la sua Reggina, sfiora il sogno promozione in A, e dopo due anni terminati a metà classifica, il tecnico decide di trasferirsi a Foggia. E’ il 1968. Alla prima stagione con la squadra pugliese, sfiora la Coppa Italia e batte il Bari per 4-0 in un derby. Inoltre, il 29 Novembre di quell’anno, si gioca un Lazio-Foggia, che è un destino, in quanto Maestrelli allenerà proprio la squadra biancoceleste. L’anno dopo, con il suo Foggia, il tecnico arriva alla promozione in A, rimanendo nella massima serie solo un anno, per poi, dunque, retrocedere nuovamente in Serie B. Quando nella stagione 1971/1972, Maestrelli passa alla Lazio, anch’essa retrocessa, la ri-promozione in A è cosa certa e l’anno successivo in A, la Lazio è la squadra a subire meno gol: 16 nel totale e a farne altrettanti grazie ai talenti di Chinaglia e e Garlaschelli. Questi ultimi si rendono protagonisti anche nella stagione 1973/1974, quando la Lazio vine il suo primo scudetto con una giornata di anticipo, grazie ad un bomber quale Chinaglia, che trasforma il rigore decisivo nella sfida contro il Foggia, ex squadra di Maestrelli. E’ festa, ed ancora una volta, il tecnico, ottiene il premio “seminatore d’oro”. Anche quella stagione la Lazio ha la difesa migliore del Campionato. L’anno dopo, purtroppo, gli è diagnosticato un tumore al fegato a pochi mesi di vita. Migliorate le sue condizioni, torna sulla panchina nell’anno 1975/1976, e nelle ultime due partite deve fare anche a meno di Chinaglia, partito per gli USA. Nelle ultime giornate a salvare la Lazio, dalla retrocessione, è un ragazzo emergente quale Bruno Giordano che regala un’ultima gioia a Maestrelli, la cui morte avviene il 2 Dicembre dello stesso anno (’76). Maestrelli rimane uno dei migliori allenatori in Italia, e tifosi biancocelesti difficilmente lo dimenticheranno, in quanto egli amò i suoi tifosi, la propria città e i suoi calciatori, fino ad instaurare con loro un rapporto che andava al di là della semplice passione calcistica e del calcio inteso come “lavoro”.

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