A Bari un Avellino Giano Bifronte, quanti errori e non solo dei giocatori

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L’Avellino visto a Bari non ha mostrato saggezza e conoscenza ma coraggio e disattenzione. Coraggio in attacco ma una paurosa disattenzione in difesa. Peccato, bastava quel quid che non c’è stato. Una squadra che sbanda paurosamente ma che ha il coraggio di non arrendersi mai anche quando sembra che stia per capitolare. Bello il Gol di Comi, anzi i due gol. E ci fermiamo qui. Castaldo è il capitano, il cuore della truppa. Sette gol e stagione, sino a questo momento, da narrare ai posteri. Cosa è mancato ? Innanzitutto si sapeva che il Bari sarebbe partito con il piede sull’acceleratore e due gol in tredici minuti sono un regalo per chi non aspettava altro. Peccato. Non si tratta di gettare la croce, sarebbe oltremodo facile, su un singolo calciatore ma bisogna scrivere che l’intera terza linea ha giocato al di sotto delle porprie possibilità. Svogliati, disattenti in più di una occasione. Tanto basta per perdere una partita con tutto il rispetto per il lavoro di Comi e Castaldo che di certo non possono fare miracoli quando si commettono ingenuità cosi madornali. Peccato. L’Avellino perde la sua seconda gara dopo quella contro il Cittadella. Perde anche la testa della classifica. Peccato. Poteva accadere. Il Bari ha vinto ma ha dovuto sudare contro una squadra che resta tra le più interessanti di questa categoria. Peccato. Un’ultima cosa, scandaloso il rigore per il Bari. Ma chi l’ha toccato a Scialdone ? Una certetta. L’Avellino esce a testa alta ma quanti errori in dfesa.