13 Settembre 2024
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Le perle di Mr Lamiano sulle giovanili

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Il calcio italiano è fermo per via del Coronavirus; ma Mr Lamiano Salvatore, ci esterna il suo pensiero sulla situazione attuale delle Scuole calcio Campane.

Sul ruolo del coach:”Fare l’allenatore di scuola calcio è difficilissimo. Bisogna essere un tecnico, un tattico, un educatore, un dirigente, uno psicologo. Un duro e serio lavoro, perché si tratta della formazione di ragazzi che non saranno necessariamente giocatori di calcio, ma uomini del futuro”.
Lo scopo del tecnico:”non è legato alla vittoria delle partite, che devono essere intese come ultime e più completi allenamenti del fine settimana. Vincere fa piacere a tutti, ma non è priorità, facciamolo capire ai ragazzi educandoli a questo pensiero, le vittorie lasciamole alle prime squadre. Il principio deve essere: si gioca per divertirsi, per il piacere di imparare, stare insieme con gli altri e socializzare”.
Cosa insegnare ai giovani calciatori: “insegnamo loro ad usare il proprio corpo, usare la testa (attività cognitiva), essenziale, e motivandoli al continuo miglioramento individuale”.
Trasferire ai ragazzi cosa:
“bisogna trasferire ai ragazzi le regole, perché lo sport è fatto di regole. Crescere nelle regole aiuterà a inserirsi meglio in un contesto sociale futuro” .
Riguardo agli iscritti delle scuole calcio? “Molte volte per non perdere iscritti le scuole calcio baipassano o cambiano regolamenti, cosa diseducativa al massimo, che riduce la credibilità”.
Ai genitori che si approcciano per la prima volta al calcio:”ai genitori dei piccolissimi che si avvicinano per la prima volta al calcio per volontà dei figli, mi sento di consigliare per scegliere, delle scuole calcio che garantiscano: istruttori qualificatin solo chi si forma, può formare. Un ambiente sano che educhi al Fair Play, che non si esalti per le vittorie e non si abbatta per le sconfitte, ma che metta al centro di tutto il divertimento dei ragazzi.
Scegliere società che abbiano una filosofia educativa condivisa dove lo spirito giusto è giocare per divertirsi e non per diventare campioni. Infatti, una scuola calcio che punta alla vittoria non è adatta”.
Quali attività si possono organizzare per insegnare attraverso il ludo: “ci vogliono società presenti che curino i dettagli, organizzando tanti momenti aggregativi, come: manifestazioni e feste sportive, attività extra calcistiche e corsi con i genitori (collaborativi) per il percorso formativo dei propri figli”.
Pari opportunità per gli allievi delle scuole calcio “bisogna fornire a tutti gli iscritti pari opportunità, eliminando stage con i professionisti solo per ragazzi selezionati. Tutto ciò fomenta la competizione fuori dal campo tra genitori, i quali vogliono il campione in casa, capace di risolvere i problemi economici di 6/7 generazioni future”.
Sul tema strutture:”assicuratevi che ci siano infrastrutture adeguate che abbiano spazzi larghi per le attività dei vostri figli, con spogliatoi, bagni puliti e con acqua calda. L’igiene è fondamentale, come fare la doccia al campo dopo l’attività svolta. Simile discorso è la preparazione e portare la borsa da soli, cosa che aiuta a crescere e conoscersi.
Il consiglio di Mr Lamiano:”Ci vogliono società a misura di bambino, dove non bisogna avere fretta di vedere subito dei vincenti, (anche perché il più delle volte le doti calcistiche sono innate, un buon formatore le migliora) ma la strada giusta è quella più lunga. Un settore giovanile di solito dura 10/12 anni, dunque non abbiate fretta, anche perché le cose belle accadono quando uno meno se le aspetta.
Conclude il tecnico Lamiano dicendo, che “il sistema scuola calcio può cambiare se i genitori ascoltano questi pochi consigli; se le società si affidano a uomini formati e se non vedono i ragazzi semplicemente come rette e la FIGC aumenta i controlli in merito”.

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