10 Settembre 2024
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Avellino, Mauro Pantani: “Non saprei da dove cominiciare”

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2016oantani3Ennesima sconfitta, il commento a quanto visto (si fa per dire) al nostro commentatore di fiducia, quel Mauro Pantani che ad Avellino ha dimostrato che anche in condizioni di difficolta’ si puo’ vincere con il cuore e con la tecnica. “C’era una volta una squadra, or non c’e’ più’. E’ con questa annotazione di assoluto demerito che un cuore dispiaciuto e incapace di vedere spiragli di luce si accinge a buttar giu’ le solite riflessioni settimanali su una squadra tanto amata, quell’Avellino vittima anche sul terreno di casa, della propria mediocrità, delle proprie contraddizioni tecniche, di quel nervosismo esagerato che e’ il fantasma manifesto delle proprie paure. Al caro, vecchio Partenio rinnovato per l’occasione si e’ consumata l’ennesima prestazione incolore, amorfa, involuta di un gruppo di ragazzi che malgrado il tentativo lodevole di dare alla gara un’impronta maschia e autoritaria, tipica dello stadio di appartenenza, si e’ trovato a lottare oltre che contro un undici il Cittadella orfano di diversi elementi di valore, ma sempre ben messo e ben organizzato in campo, anche con l’incapacità a produrre qualità’ e dare connotazioni precise a schemi di gioco assimilati, praticamente assenti. Nei 90 minuti e più’ e al termine dell’incontro, ho cercato di capire e mi sono domandato da dove ripartire per dare contenuti a una formazione difettosa e difettata in tutto, con una difesa pur migliorata rispetto alle partite precedenti, che non può’ pero’, per immaturità’ congenita fare a meno di regalare qualcosa, un centrocampo allargato alle fasce, ricco di cursori generosi, ma poverissimo di talenti genuini e quindi senza lampi di genio, e cosa ancor più’ dolorosa, un attacco ricco di nomi importanti che fino adesso ha mostrato soltanto la forza dei disarmati e cioè’ il nulla, cominciando dall’ultimo arrivato quell’ Ardemagni osannato e sbandierato dalla dirigenza come il salvatore della patria e che sia schierato all’inizio che inserito a partita iniziata non ha combinato un alcunché e allora cosa fare? Io non me la sento di dare risposte, la squadra e’ cosi’ brutta che non so da che parte incominciare, posso solo sperare che l’amor proprio dei nostri giocatori e dell’allenatore prenda il sopravvento sulle loro incertezze tecnico-tattiche e li spinga a migliorarsi in tutto e loro sponte costruire un equipe disposta ad ogni sacrificio, ogni fatica per guadagnarsi un posto al sole. 37 partite da giocare e 111 punti in palio ci offrono il tempo e l’opportunità’ se impiegati bene di riannodare un discorso importante con il campionato, sta a noi cambiare marcia. Saremo in grado di farlo ? In tutta sincerità’ e schiettezza io penso di no. Ma la palla e’ rotonda e la testa, le gambe e il cuore dei ragazzi possono dimostrare a se stessi, a chi tanta fiducia, ha riposto in loro, mi riferisco alla società’ del caro amico Dr. Taccone e quel che più’ conta ai meravigliosi tifosi irpini, che nel calcio tutto e’ possibile. Io non ho altra chance che augurare il meglio del meglio. Con rispetto, ma con scarsa, scarsissima fiducia. Ad Majora.”

About Michele Pisani 2918 Articoli
Giornalista sportivo, iscritto all'albo dopo una lunghissima gavetta. Una passione malcelata per la Formula Uno.

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