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- Salve ragazzi e grazie per aver accettato il nostro invito.
Pironti: “Grazie a te per l’intervista.”.
Ballarini: “Figurati”.
- Come e da chi è nata l’idea dapprima del Progetto Gaming ed in seguito di Progetto Football Manager
Pironti: “Progetto Gaming è una community ludica fondata, molti anni fa, da me, Damla Can Pironti e Riccardo Carletti. Progetto Football Manager è la fusione delle idee e delle intenzioni mie e di Filippo (Ballarini n.d.r.).”.
Ballarini: “Progetto Gamingè stato fondato da Alessandro, Damla ed altri suoi amici. Non vorrei sbagliarmi, ma l’intento era quello di riunire tutti i giocatori, specialmente quelli di giochi da tavolo. Progetto Football Manager nasce da un mio piccolo progetto del Drink Team, dove Ale ha visto del potenziale e mi ha proposto di portarlo su un altro piano.”.
- Da poco è nato anche Progetto F1, ci sono altri progetti in cantiere?
Pironti: “Ci sono molti progetti che potrebbero partire, anche grazie alle continue proposte degli utenti, che in alcuni casi si rendono anche disponibili a gestire (almeno in parte) le cose che vorrebbero realizzate.”.
Ballarini: “Idee ce ne sono sempre…non tutte vengono seguite per varie ragioni. Ora ad esempio è iniziata questa passione per le biglie, gioco molto semplice e divertente.”.
- Era prevista la partenza del Progetto Ciclismo e di alcuni altri campionati nel Progetto Football Manager, cosa è andato storto? È un semplice rinvio o l’idea è saltata del tutto?
Pironti: “Nel caso di Progetto Ciclismo l’idea era buona – e piaceva, a vedere i numeri iniziali – ma non potevo fare tutto da solo. Chi doveva aiutarmi si è tirato indietro e non potevo gestire da solo un Database incredibilmente più articolato di quello di Football Manager. Magari un giorno…”.
Ballarini: “Si, è stata un’idea di Ale, ma per un editor più complicato del previsto e per mancanza di aiuti è stata messa, per ora, in pausa.”.
- Raccontateci qualche aneddoto da quando siete nel Progetto Gaming e qualcuno del Progetto Football Manager
De Donatis: “Gli aneddoti sulle live nascono lì, è tutto spontaneoe genuino. Delle volte la gente mi scrive in privato e devo trattenermi un pochino, ma in generale c’è poco filtro. Aneddoti delle squadre: potrei citarti le telefonate con Di Stefano che si ostina a chiamarmi tramite whatsapp anche quando sono in campagna con la connessione del 1930, o la “caccia ad Alaimo” per farci dire la formazione otto secondi prima del fischio d’inizio.”.
Pironti: “Su Progetto Gaming ricordo una bella soddisfazione anni fa, durante il Crema Comics, in cui io e Filippo ci incontrammo per la prima volta di persona. Quando lo organizzammo ci fu chi disse subito che non sarebbe venuto nessuno…i dati parlano di 2.000 persone venute in piazza per l’evento…e di alcuni dei nostri detrattori che sono venuti a vedere e se ne sono tornati a casa tristi e mogi… Su Progetto Football Manager penso a quando Filippone esultò in maniera meravigliosa per la Sampdoria in Europa a fine S1; ricordo le prime persone che ci aiutarono anche finanziariamente (come Vichi) e che ci diedero convinzione; però i momenti migliori restano quelli vissuti ai raduni, credo.”.
Ballarini: “Il mio primo rapporto con Progetto Gaming è stato durante il Crema Comics, organizzato proprio da loro, dove io avevo appena iniziato a creare il server per Football Manager. Mi ricordo uno dei giorni più caldi della storia, ma anche la fortuna di conoscere di persona il Fublet con Paolo e Bruno e, ovviamente, Alessandro, dove già si capiva che avevamo una mentalità simile.
Gli aneddoti più belli sono sempre quelli legati alle esultanze degli utenti per un semplice videogioco, che però abbiamo trasformato in qualcosa di più importante. A volte ricevo messaggi da utenti, sia nuovi che vecchi, che ringraziano per l’idea e l’impegno che mettiamo ogni giorno nel Progetto per portarlo avanti, cosa che fa sempre piacere.”.
- Con chi avete legato di più nel progetto? Avete conosciuto qualcuno “in real”? se si chi?
De Donatis: “Con chi ho legato di più? Forse Di Stefano, Filippo, Claudio Però, Mark Aperio, a tratti quel fastidioso (ride n.d.r.). Cito anche Gallarato, Michelini e Campagna, oltre al mio socio Pippo Gambardella e Pier.
Conosciuti in real fortunatamente parecchi, grazie ai raduni. Mi mancano ancora Campagna e Pier, su tutti. Vedremo di rimediare…”.
Pironti: “Ho legato con moltissime persone nel Progetto – e comunque meno di quelle che vorrei, a causa del poco tempo a disposizione -. Tanti li ritengo amici, altri li ho ritenuti tali, però comunque tante persone mi hanno dato tanto e li ringrazio di cuore. Fare dei nomi sarebbe ingeneroso per molti, quindi evito.”.
Ballarini: “Ho legato con diverse persone. Ovvio che quelle che con quelle che abitano vicino alla mia zona ho un rapporto più stretto, perché ho la possibilità di vederli o comunque persone che per vari motivi passano da Milano e, abitando di fianco alla Stazione Centrale, li incontro per un caffè.”.
- Avete mai pensato di abbandonare, anche solo temporaneamente, il progetto per motivi personali o di tempo? Se si cosa vi ha fatto tornare sui vostri passi?
De Donatis: “Pensato di abbandonare sì, l’ho anche fatto! Mi sono dimesso da admin per svariate ragioni. E sì, delle volte penso anche a lasciare la conduzione delle live. Per ora mi diverto molto e mi piace pensare di contribuire ad intrattenere le persone. Ma “del doman non v’è certezza…” (cit.).
Pironti: “Si, certo, penso sia normale. Se fossi un utente non penserei mai di mollare, a dirla tutta…ma da admin è tutta un’altra storia. Il problema non sono tanto le operatività – che poi non sono pressanti tutti i giorni per tutti noi – ma i momenti difficili di attrito con alcuni utenti, i momenti in cui comminare sanzioni, i momenti in cui devi provare a non farti abbattere dalle offese personali che ti investono e pure i momenti in cui passi dalla parte del cattivo solo perché, nella “difesa del giocattolo”, magari non difendi a spada tratta l’amico – che a volte smette pure di essere tale, perché offeso -. Non mollo perché so che senza PG ci sarebbe un “posto sicuro” in meno per tante persone…e soprattutto in questi tempi duri, sarebbe un disastro!”.
Ballarini: “Abbandonare è difficile, fare una pausa più facile. Diciamo che ti vengono quei pensieri quando tu sei completamente trasparente senza aver mai fatto nulla di male, ma ricevi comunque insulti o, peggio, ti danno dell’imbroglione, ladro, etc…ovviamente è un’irrisoria minoranza, che però senti molto di più.”.
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