Views: 2
Servizio di Mauro Savini @RIPRODUZIONE RISERVATA
Scontro impari….. Undici uomini, contro uno stadio, una società ed una squadra di calcio. A Torino, si gioca il “Derby d’Italia” per l’ andata della semifinale di Coppa Italia. Partita impari tra una squadra in piena forma ed una squadra in difficoltà di risultati e gioco.
La superiorità tecnica e tattica dei bianconeri è totale, a dire il vero, l’Inter, messa in campo da Mister Mancini con un modulo difensivo, che prevede due mediani di contenimento a centrocampo (Medel – Melo), prova a contenere e per una mezz’ora, produce un buon calcio per corsa e dinamismo, ma non riuscendo di fatto mai a ripartire per portare un offensiva nello specchio della porta avversaria. Viene sistematicamente arginata da due dighe, schierate da Mister Allegri, una sulla mediana e una difensiva. I bianconeri contengono facilmente, pronti per ripartire con un Cuadrado sopra le righe, agevolato, di fatto, dal “povero” Nagatomo, non all’altezza. Si gioca in una bolgia, lo “Juventus Stadium” fa la sua parte, i bianconeri partono già in superiorità numerica. Alla fine del primo tempo, con un rigore dubbio, la Juventus va in meritato vantaggio, nel secondo tempo dopo l’espulsione di Murillo, il secondo goal di Morata e il goal di Dybala, su errore di Handanovic, ipotecano di fatto il passaggio alla finale. Per gioco espresso e per quanto fatto vedere sul campo, si può affermare di aver affrontato la squadra più forte e meglio attrezzata del nostro campionato, l’unica che può rappresentarci dignitosamente nel panorama europeo. Davanti ai più forti, si deve cedere il passo, l’Inter ha avuto prova che deve ancora lavorare, senza dimenticarsi che quest’anno ha cambiato molto e che la metamorfosi non è ancora completa, bisogna vedere il mercato che cosa regalerà a Mancini. Serve la cattiveria di squadra, la “Fame di goal”, si deve concretizzare di più. La Juventus è concreta e determinata, non gioca un grande calcio, ma fa della compattezza tra i reparti la propria forza. La partita di ritorno, sarà difficilissima, servirà più che un impresa, un miracolo, ma nel calcio tutto è possibile…. Domenica sera, il derby, altro esame difficilissimo, non per la forza dell’avversario ma per l’entità mediatica che questi incontri portano. Giorni duri, ma l’Inter ha sempre dimostrato, che nelle difficoltà esprime il meglio di se stessa …. Crederci per arrivare in fondo ….. Avanti Inter….
Lascia un commento