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Servizio di Italo Borriello @riproduzione riservata
Venti punti frutto di tre vittorie ,undici pareggi e otto sconfitte,ventotto reti fatte trentacinque subite ultimo posto in classifica tre punti di distacco dal Varese che attualmente occupa l’ultimo posto utile per la disputa dei playoff.
Questo il cammino del Cittadella di mister Foscarini che per l’ennesima volta dopo un girone d’andata tutt’altro che positivo s’appresta a giocare il solito girone di ritorno a ritmo playoff che come avvenuto in passato gli permetteranno di assicurarsi l’ennesima salvezza.
Cenni storici – Il Cittadella è un club calcistico molto giovane dal momento che è nato solo nel 1973 dalla fusione di due squadre della città, ovvero la Cittadellese e l’Olimpia. Dopo anni di militanza nelle serie inferiori, si affaccia al mondo del professionismo a fine anni ’80 con la promozione in serie C2, per poi arrivare in C1 a fine anni ’90. Ma la serie B conquistata per la prima volta nel 2000 è il primo vero traguardo di successo del club amaranto. Ciononostante, il sogno dura poco e l’anno successivo è di nuovo serie C. Dal 2008 però il Cittadella staziona stabilmente in serie cadetta, dopo aver anche raggiunto i playoff per la serie A nella stagione 2009/10, venendo eliminato dal Brescia.
L’allenatore – Mister Claudio Foscarini è alla guida del Cittadella da 10 anni consecutivi. Un record condiviso con Giovanni Trapattoni che dal ’76 all’86 allenò la Juventus. Veneto, classe 1958, è un ex centrocampista con trascorsi nell’Atalanta. Una volta appesi gli scarpini al chiodo nel 1991, Foscarini ha intrapreso la carriera di allenatore partendo dalla Virescit Bergamo, che ritroverà come Alzano Virescit, qualche anno dopo portando il club bianconero fino alla promozione in serie B, rimanendo in sella alla guida tecnica del club per 4 stagioni. Dopo una parentesi al Rimini in C2, nel 2003 approda al Cittadella del quale, dal 2005, diventa tecnico della prima squadra. I suoi moduli di gioco prediletti sono i classici 4-4-2 e 3-5-2, ma dalle prime battute del campionato in corso, Foscarini ha provato anche il 3-4-1-2 con alterne fortune.
La squadra
Quindi e’il 3-4-1-2 il modulo fondamentale utilizzato da mister Foscarini ,forse uno dei primi tecnici italiani a sviluppare nel tempo una difesa basata nell’utilizzo contemporaneo di tre centrali di difesa..
Sicuramente sabato al Partenio andrà di scena una gara tatticamente molto interessante con due moduli di gioco molto simili con entrambe le formazioni schierate con una difesa a tre.
Desta sicuramente molta curiosità il modo con cui i due mister schiereranno le due mediane con Foscarini impegnato a sciogliere gli ultimi dubbi circa l’utilizzo di un trequartista Minesso al posto del collaudato Busellato mediano basso davanti alla difesa.
Certo e’ che chi crede di trovarsi di fronte il solito fanalino di coda,squadra materasso del campionato dovrà ben presto ricredersi visto la presenza tra le file della squadra avversaria di molti calciatori capaci di coprire più ruoli, modificando così in corso lo schieramento tattico iniziale .
Il forte Rigoni e Benedetti dovrebbero completare la linea mediana con l’incognita Sgrigna capocannoniere della squadra bravo a giocare sia dietro le due punte che da attaccante centrale al fianco di uno tra Geraldi e Coralli che tanto male hanno fatto ai lupi nella gara d’andata.
Cappelletti e Scaglia insieme a Barraca dovrebbero comporre la linea difensiva davanti al probabile rientrante Valentini sostituito tra i pali sabato scorso dal quarantacinquenne e forte Pierobon
Ci vorrà sicuramente un grande e soprattutto concreto Avellino per avere la meglio di una squadra sicuramente alla portata degli uomini di Rastelli ,che però potrebbe rivelarsi pericolosa in caso di un elevato numero di pallegol fallite.
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